www.buttanissima.it 25 | febbraio | 2023
Regione, il falò delle vanità
Dai termovalorizzatori al centro direzionale: sembra la fiera del ridicolo. Ecco l'osservatorio sul trasporto aereo
Enrico Ciuni
Oltre 50 mila giovani hanno lasciato la Sicilia nel 2021. Ma questo dramma sembra non importare a nessuno. Tanto meno alla politica e ai Brancaleoni di Sicilia, che si misurano con altri problemi: dall’aumento delle indennità dei parlamentari (con tutti in gruppi entrati in modalità ‘retromarcia’ per abrogare l’ultimo privilegio da 900 euro) alle tante vanità, inutili, che hanno segnato l’esperienza del governo Musumeci e riempiono le pagine dei giornali anche oggi, sotto la guida irreprensibile di Renato Schifani. Nessun accenno ai 364 mila “Under 39”, che hanno lasciato l’Isola negli ultimi sette anni (la metà del
totale) per misurarsi con altre sfide, certamente più competitive.
(continua)
C O M M E N T O
L' incipit dell' articolo rispecchia il dramma incallito della Sicilia che dovrebbe porre in primo un' analisi spietata sulla "zavorra" che la sedicente regione a statutro tutto speciale continua a foraggiare, a partire dalle diete e privilegi dei suoi, tutti suoi, ma eletti da un popolo volutamente cornuto, parassiti "onorevoli" di seconda taglia per finire ai lauti stipendi e privilegi dalla fauna burocratica che vegeta in assessorati e dipendenze, commessi dell' ARS, naturalmente inclusi.
Sul sedicente "centro direzionale", intanto, si deve denunciare il vergognoso silenzio dei sedicenti ordini provinciali di ingg., archh. e geomm. - questi semplici e laureati (sic) e loro adepti, esperti vari, in ispecie di mobilità e traffico, ecologisti e venditori di fumo, tutti nel ruolo di asini raglianti con in testa quel pachiderma e sindaco di Palermo Lagalla con alle sue terga il super asino ragliante (ordinarius di urbanistica all' unipa) Maurizio Carta(igienica).
E si, poiché come punto dolens dell' ennesimo assalto urbano costituito dal fantomatico progetto pel centro direzionale, mai è stato posto sul dibattito un serio <Piano di sviluppo urbano "Mobilità e Trasporti" > e i danni irreparabili che procurebbe l' immissione di un non mai regolabile flusso automobilistico all' interno della città, a causa della distanza dalle sedi del parlamento (Palazzo dei Normanni) e della presidenza (Palazzo d' Orleans), in ispecie alla luce degli obiettivi concreti imposti in tutto il mondo da una ragionevole transizione della mobilità in termini di strategie e misure tematiche o spaziali con punti di forza su trasporto locale, piano ciclistico e del traffico pedonale o concetto di traffico commerciale integrato con coinvolgimento del <Fondo Europeo di Sviluppo Regionale>, a tutto vantaggio di protezione del clima, sicurezza stradale, mobilità a misura del pedone, aspetti tutti molto più importanti oggi che in passato, nella considerazione evidente del declino del dominio dell' autovettura nel contesto urbano che impone (o dovrebbe imporre) un' anodina reazione nella pianificazione strategica dei trasporti. Ma su quale base per rendere in futuro Palermo più vivibile? E quali gli <indicatori del traffico> da tenere in considerazione in termini di rete ambientale (a piedi e in bici, autobus e metropolitane), se il tutto deve poter avvenire a scapito del trasporto privato motorizzato in quanto soluzione, forse unica, per conseguire gli obiettivi di una saggia politica dei trasporti urbani? Immaginarsi il caos urbano di un traffico automobilistico tra l' area di via Ugo La Malfa, prevista pel sedicente Nuovo Centro Direzionale (NCD), poi cancellata, in occasione delle sedute parlamentari a Sala d' Ercole con sirene a tutto volume e misure di protezione dei preziosi assessori, per il quale quel "vuoto a perdere" Musumè(ci) - ora ministro senza peso, portafoglio e sostanza, ma tant' è, per carità di partito - aveva proposto un fantomatico decentramento in quel di Catania.
Il nostro non è stato un momento di follia allorché, sia pure en passant, abbiamo proposto l' alternativa <Villa Bonanno> come sito dell' NCD, collegato da un tunnel, dotato da un sistema di trasporto a nastro con l' atrium del Palazzo dei Normanni e da quì con ascensori con l' aula parlamentare. Il tutto, s' intende, sulla base di un serio concorso internazionale di progettazione affidato a mani di autentici esperti e nel conforto della vicinanza epidermica con la sede della Legione dei Carabinieri.
Sul tema insisteremo con interventi a grande raggio e respiro nel contesto "generale" di una <Mobilità sostenibile: la strategia dell' Unione Europea (Sustainable and Smart Mobility Strategy)>, base per una vera trasformazione del sistema di trasporto europeo in chiave green e digitale con l' obiettivo di diventare più resiliente alle crisi future, come delineato nell' <European Green Deal>, collegato ad una riduzione del 90% delle emissioni entro il 2050, grazie ad un sistema di trasporto smart, competitivo, sicuro, accessibile ed economico, e "particolare" di una <Città vivibile: la strategia auspicata da cittadini consapevoli e pensanti>, per un futuro possibile.