< weniger ist mehr >
(m
eno è più)
(L. Mies v. d. Rohe)

 

Il Prof. Massimo Cacciari e la Repubblica delle Idee

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

buttanissima.it | 08.06.2023/2

Pd, vicecapogruppo alla Camera chi votò contro le armi a Kiev

Paolo Cesareo

 

 

Il capodelegazione a Bruxelles, Brando Benifei, aveva appena tentato di chiarire, con scarsa efficacia, il pasticcio del voto tripartito del Pd (10 sì, 4 astensioni e un no) sul regolamento Asap per la produzione di munizioni dicendo che il Pd è senza alcun dubbio a favore degli aiuti militari all’Ucraina, che Elly Schlein ha deciso di dare un altro colpo alla traballante credibilità sulla politica estera del partito. Nel rimescolamento delle cariche, la segreteria ha deciso di rimuovere Piero De Luca dalla carica di vice presidente del gruppo alla Camera. C’è sicuramente un elemento di ostilità politico-familiare, nel senso che Schlein è impegnata in un braccio di ferro contro il terzo mandato del di lui padre, Vincenzo De Luca, alla presidenza della regione Campania. E si tratta di una scelta pienamente legittima. Non è neppure un grosso problema il fatto che De Luca jr. sia un esponente vicino all’ex ministro della Difesa Lorenzo Guerini, che nel partito è quello più schierato a favore del sostegno all’Ucraina.

 

(continua sul sito)

 

C O M M E N T O

 

Tutti quì i suoi sforzi di meninge, Signora Schlein? O dobbiamo mettere ancora una volta in risalto la confusione regnante in quel che ancora qualcuno definisce "sinistra" italiana che al netto di qualche rara spruzzatina di bava continua ad essere becero "sinistrume"? È l' eterno vizio italiano impregnato di superficialità e approssimazione che fa gridare allo scandalo e a darci la prova sono state la banalità dell' intervista del Corsera al Cancelliere tedesco Olaf Scholz e i voli pindarici dell' ippogrifo sinistrorso volante, il Prof. Massimo Cacciari, sul "Lavoro che cambia volto: (che, ndr) darà spazio ai creativi e ne toglierà ai tecnici", apparso su Repubblica odierna. Ma procediamo con ordine.

Che con la fame di forze di lavoro che ha la Germania, al punto che il ministro del Lavoro e la ministra degli Affari esteri sono "volati" in America latina nella speranza di farne ricetta, alcun misero della malapolitica italiana ad oggi ha aperto il becco in direzione del malconcio sottobosco delle "forze di lavoro" vaganti in Italia, la dice proprio lunga. Meglio restare a contare i sampietrini delle strade italiane che andare alla ricerca della <civiltà del lavoro> nella, come sempre, seria, composta ed operosa Germania.

4 le domande poste al Prof. Massimo Cacciari, come preludio al suo intervento a Repubblica delle Idee di domenica 11 giugno, ore 12:30, per parlare (proprio così: parlare, giammai approfondire!) con il giornalista Carmelo Lopapa di quello che ci sta spindendo "Oltrre il lavoro", donde la domanda di pertinenza su cosa spinge (o può spingere) un filosofo di grande acutezza ad occuparsi di lavoro, ovverossia di quell' attività di produzione di beni o servizi, legislativamente tutelata in guisa che non produca morte, esplicata nell' esercizio di un mestiere o di una professione, elevata dal Fascismo allo status di "civiltà" al punto da conscrarla con un' opera di architettura ad oggi ancora ammirata dal mondo civile della cultura, una „Carta“ detta „del Lavoro“, un „dovere sociale, prima che diritto, nella dottrina fascista. Insomma, tutto l' incontrario del pensiero marxista per il quale „la rivoluzione comunista... sopprime il lavoro“... „i proletari invece, per affermarsi personalmente, devono abolire... illavoro“...“non si tratta di liberare il lavoro, ma di abolirlo“, in ispecie quando c' è un Friedrich Engels che puntualmente assicura un assegno mensile di beneficenza per sopravvivere e mantenere la famiglia e poter seppellire un figlioletto morto che per mancanza di denaro otto giorni giace sul tavolo della cucina, caro e pregiato Professore ex comunista di filosofia, Massimo Cacciari.

Diseducative le 4 risposte del filosofo alle poche chiare formulate domande, in specie quella posta come "liberazione di una parte fondamentale della vita come oggi è il lavoro", piuttosto come un' attività intenzionale, sociale, pianificata e consapevole, fisica e mentale, originariamente inteso e metabolizzato come processo di confronto dell' uomo con la natura per l' immediato sostentamento.

La risposta del prof. alla domanda „Perché secondo lei è urgente occuparsi di questo tema (lavoro, ndr)?, scavalca secoli di tempo, prima di arrivare alle forme tradizionali di lavoro. . .ormai del tutto superate, con la rivoluzione tecnologica che sta cambiando radicalmente la vita delle persone e gli sviluppi dell' intelligenza artificiale che vanno nella stessa direzione“, piuttosto di anteporre i tipi di lavoro tradizionali e canonici come lavoro mentale e fisico; lavoro non qualificato, semi-qualificato e qualificato; lavoro dispositivo ed eseguito, al punto da coinvolgere questa (seconda, essendo stata, la prima, la Repubblica Sociale Italiana, RSI, ndr) „Repubblica fondata sul lavoro“, nella quale più che vivere, si vegeta, da rifondare giammai sul lavoro dipendente, ma sulla capacità di ogni individuo di essere attivo.Vai a capirci qualcosa!

Poi quella disquisitio tra lavoro creativo e lavoro tecnico e amministrativo che vedrà ridursi progressivamente sempre di più in termini di importanza, peso e significato sociale, culturale e politico, senza premettere che la cratività, soprattutto in tempi di grandi sconvolgimenti economici e cambiamenti (disruption), i „dipendenti“ crativi sono ricercati per poter far fronte al cambiamento, in ragione del fatto, la creatività essere un punto di forza richiesto in molti annunci di richieste di lavoro, il lavoro tecnico quello per svolgere attività di collaborazione e consulenza specifica in ambiti tecnici, il lavoro amministrativo per documentare e registrare ogni movimento contabile aziendale, gestire i processi contabili a garanzia del rispetto delle procedure e degli adempimenti fiscali-tributari, elaborare e redigere bilanci di previsione, contabilità analitica e suoi collegamenti con la contabilità aziendale generale.

Le proposte del „Prof.“per il cambiamento necessario sono esilaranti, fuorvianti, diseducanti al punto da destare in me una forte nostalgia di Corporativismo e partecipazione del lavore agli utili (e in forme tutte da elaborare con saggezza) ai rischi dell' impresa con il pensiero rivolto a Benito Mussolini e Nicola Bombacci.

E, così, siamo al come cambiare l' articolo 1 della „vostra“ Costituzione secondo i principi di una banalità dissacrante, cotta e stracotta, dalla quale non poteva mancare una spruzzatura di quel modello economico basato sul lavoro a chiamata, occasionale e temporaneo, alias „gig economy“,

Bravo, Professore Massimo Cacciari. Chi vivrà, vedrà e che la Schlein, il suo neo-padrino Bersani e tutto il Pd-sinistrume, impastato di culturame restino lontanissimi dall' Italia che noi critici socialfascisti sogniamo.

 

 

Stampa Email

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.