POLCEVERA: Progetto R. Piano - Idea | progetto N.Piro
R i p e t
- Il progetto definitivo P i a n o
- L' idea | pro-getto Piro
Progetto R. Piano
Idea | pro-getto N.Piro
Cosa, e subito, deve essere fatto?
Brevemente:
Intanto <l' architetto che tutto il mondi c' nvidia>, Renzo Piano, completerà la trasformazione del suo "disegno" in preliminare di progetto che il sensibile sindaco e commissario (veramente) straordinario Marco Bucci sottoporrrà all' attenzione dei consiglieri comunali riuniti in seduta plenaria, trasmessa in diretta come grande avvenimento, urbi et orbi e il giorno successivo esposto nel salone delle adunate consiliari assieme ai contributi degli architetti "sconfitti", e soprattutto trafitti, dal giudizio <tranchant> e qualificato dei 5 saggi, accademici e non, chiamati a dare il loro responso.
In paese ordinato, quale senza dubbio è la Germania, a norma del Regolamente edilizio regionale (Diritto edilizio pubblico) deve essere redatto il preliminare di progetto definitivo che, firmato dal progettista (e non supervisore, soldato di caporettesca memoria che viene passato alle armi dai carabinieri) - architetto Renzo Piano, e da questi - corredato di tutti gli elaborati necessari, dei quali "deve" fa parte il calcolo strutturale e gli elaborati grafici elaborati da un ingegnere -, e dal rappresentante della committenza pubblica (il ministro pro-tempore del MIT) deve essere trasmesso al Sindaco del Comune di Genova il quale, diligentemente, predisporrà (sic) affinché l' UTC (Ufficio Tecnico Comunale) provveda ad un esame preliminare degli elaborati allegati alla richiesta di rilascio del <permesso a costruire> che, a proceduta ultimata, dovrà essere dotato della sua pregiata Firma.
Ritenuti idonei al prosieguo della procedura di approvazione del progetto, lo stesso sindaco invia il calcolo statiti e gli elaborati grafici annessi ad un ingegnere-verificatore che ne esamina acribicamente il contenuto, restituendo il tutto con le annotazioni necessarie all' UTC (Ufficio Tenico Comunale). Questi, e non altri, sono i preliminari della prassi seguita in tutti i Paesi civili e ordinati del mondo dei quali ancora non fa parte (e chissà se ne farà mai) "questa" italiana cialtrona, caotica, ma democrOtica e repubblicOna. Dei dettagli, e per l' aspetto squositamente tecnico, dovrebbe inevitabilmente far parte il coinvolgimento del Consiglio Superiore dei LL.PP. Cosa che il sensibile Sindaco e commissario per la ricostruzione del ponte-viadotto terrà certamente in debito conto.
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A questo punto entra in giuoco il ruolo del progettista (e non supervisore, figura professionale non responsabilizzata che sarebbe un' invenzione tutta italiana), architetto Renzo Piano, che coraggiosamente "deve" restare la figura centrale sino alla fase di consegna, acclarata da regolare di consegna, dell' opera finita - "eseguita secondo le unanimamente riconosciute regole dell' arte e della tecnica e priva di difetti apparenti e nascosti" - al rappresentante legale della committenza pubblica che con la sua firma attesta la sua "presa in consegna". E ancora: architetto Renzo Piano, che in forza della sua lunga esperienza in campo internazionale, svolgerà il ruolo di direttore dei lavori, responsabile di tutti i collaudi n corso d' opera e finali di tutte le categorie dei lavori di pertinenza architettonica, comprese le certificazioni sulla composizione dei conglomerati cementizi da trasporto impiegati e sulle qualità degli acciai previsti ed impiegati dsulla base di seri ed affidabili computi metrici "estimativi"
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Brevemente sugli aspetti contrattuali e, di conseguenza, sul controllo e risultati di qualità dell' opera con il primo contratto, molto dettagliato, quello relativo alle prestazioni professionali del progettista e direttore dei lavori, che viene stipulato e sottoscritto da questi e il rappresentante legale della committenza pubblica (il giurista e minitro del MIT, Toninelli, se ancora in carica, o suo successore).
Il contratto successivo, stipulato e sottoscritto dal rappresente legale della committenza pubblica (vedi sopra) e i rappresentanti legali della "cordata" di imprese esecutrici dei lavori, sarà quello che metterà a durissima prova le doti del fine giurista, il pdR. Sergio MATTARELLA-BUCCELLATO-RIMI, nel ruolo di supervisore generale, del grande giurista Danilo Toninelli, e dulcis in fundo le capacità di vigilanza e controllo del procuratore della R. di Genova, Signor Cozzi, che potrebbero essere condite dalla presenza dell' alto magistrato anticorruzione, Raffaele Cantone.
Chi vivrà, vedrà? Certo. E ne vedremo . . . di belle.