Raffaello: La Madonna del Granduca
Raffaello, „Il grande Genio dell' Arte, spiegato in un solo quadro“:
La Madonna del Granduca
È l' articolo offerto oggi, 03. Marzo 2020, nel pieno della crisi sanitaria causata del „coronavirus“, dall' autorevole quotidiano della Germania <Die Welt>, Sezione „Cultura“, con l' invito ad osservare attentamente la mano del Bambino.
Alcun altro artista nelle sue opere ha elevato come Raffaello (1483-1520) agli alti livelli della classicità la visione degli ideali del Rinascimento in tema di dignità umana, monumentalità della forma ed equilibrio della composizione. Il Papa mediceo Leone X nominò nel 1515 Raffaello quale direttore die lavori della Chiesa di San Pietro e conservatore degli Antichi Monumenti di Roma, i cui scavi archeologici, rilievo e conservazione furono avviati proprio in quel periodo.
Come molti artisti del Rinascimento, anche Raffaello ha posseduto gli strumenti di dominio dell' Architettura nella stessa misura di quelli della Pittura. Nella Villa Madama Raffaello riuscì a coniugare la somma delle sue esperienze con l' incarico conferitogli dal Papa, al punto che la fama della sua arte pittorica ha spesso relegato in secondo piano i suoi eccezionali contributi in ambito dell' Architettura che occorre riportare ai livelli di conoscenza che merita(no) in un contesto di grandi innovazioni tecniche e tecnologiche e, soprattuto, della forma.
La Madonna del Granduca è considerata come una delle più note opere di Raffaello al punto di essere stata preferita dal Granduca Ferdinando III di Lorena. Si tratta di un dipinto a olio su tavola (84,5x55,9 cm) riconducibile a circa il 1504 e oggi conservato nella Galleria Palatina a Firenze. Incerta è la provenienza originaria che si presume possa essere stata per una destinazione privata allorché il giovane Raffaello giunse a Firenze. Per il volto più espressivo ed enigmatico della Madonna, il dipinto è ritenuto come uno dei suoi più famosi capolavori.
La Madonna, raffigurata in piedi, porta la tradizionale veste rossa e il manto azzurro. Si trae l' impressione che avanzi verso lo spettatore spuntando dall' oscurità. La sua figura esprime decisione mista ad una parca monumentalità in un sapientemente bilanciatato rapporto figurale con la Madonna ad accennare una rotazione a destra controbilanciata dalla appena percepita rotazione a sinistra del Bambino con la mano sinistra poggiata con leggiadria sull' asse ideale del viso-busto della madre, quasi a richiamare l' attenzione dello spettatore. Si tratta di un' operazione di grande maestria spaziale e dinamica della già affermata pittura rinascimentale a far dimentare la staticità bizantineggiante della composizione figurale Madonna-Bambino medieveale nel rapporto amoroso madre-figlio.
Il gioco dei pieni d' ombra e di luce non v' è dubbio che richiami il noto „sfumato“ leonardesco che certamente l' urbinate incominciò ad apprezzare nei primi anni del soggiorno fiorentino con riferimenti appena accennati alle Madonne dei fratelli della Robbia ed agli effetti del rilievo e della plasticità di scultori fiorentini come Ghiberti e Donatello..
Nella Madonna del Granduca, Raffaello esalta il drappeggio del manto della Madonna ricorrendo al richiamo del senso della vita ed è proprio l' accenno al movimento torsoniale del bambino ad evidenziare quella libertà pittorica fino ad allora sconosciuta. In sostanza movimento ed emozione si coniugano per trovare profondità nella calma espressività dei due soggetti esaltati dall' oscurità del sottofondo, aggiunta successivamente alla composizione conforendo così alla Madonna valori di presenza e di spiritualità esaltate, a ben ragione, al ruolo di fama.
Vi sarebbe molto da scrivere riguardo a descrizione, interpretazione e simbologia, riferimenti storici, stile e tecnica con il disegno che precede la pittura, colore ed effetti luminosi, composizione e inquadratura del capolavoro raffaellesco che si concretizza in un' immagine finale nella quale a predominare sono l' incarnato della Madonna e del Bambino, la sinuosa leggiadria del drappeggio del mantello di Maria, le linee scandendi in altezza le forme del corpo del Bambino, il tutto esaltato dall' equilibrio cromatico chiaroscurale che si conclude in uno sfumato che è andato oltre Leonardo.
Già dai suoi contemporenaei Raffaello era stato visto come „Il Dio della Pittura“, il maestro della bellezza classica, il genio della composizione di forma e colore, luce ed ombra in tutti i media da lui affrontati.A Roma egli si misura con Michelangelo che lo accusa di spionaggio. L' incontro ha luogo nel Vaticano con Michelangelo alle prese con la Cappella Sistina e Raffaello con le Stanze del Papa.
Una storia, quella dei due pittori, contrassegnata da una rivalità che ha condotto a capolavori d' Arte con Michelangelo ad accettare contro la sua volontà l' incarico del Papa per la volta della Cappella Sistina, che alla fine rivoluzionò l' Arte e l' immagine dell' uomo, e Raffaello con la Scuola di Atene ed altri affreschi ad inventare una rivulozionaria visione dell' armonia universale.
Una storia, quella dei due pittori, contrassegnata da una rivalità che ha condotto a capolavori d' Arte con Michelangelo ad accettare contro la sua volontà l' incarico del Papa per la volta della Cappella Sistina, che alla fine rivoluzionò l' Arte e l' immagine dell' uomo, e Raffaello con la Scuola di Atene ed altri affreschi ad inventare una rivulozionaria visione dell' armonia universale.
Armonia celeste, pertanto, e Italia . . . . Italia . . . . . sempre Italia: nel bene e nel male.
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D e u t s c h:
Unsere Liebe Frau vom Großherzog
Es ist der Artikel, der heute, 03. März 2020, inmitten der durch das "Coronavirus" verursachten Gesundheitskrise von der maßgeblichen deutschen Zeitung <Die Welt>, Abschnitt "Kultur", mit der Aufforderung zur sorgfältigen Beobachtung der Hand des Kindes angeboten wird .
Kein anderer Künstler in seinen Werken hat Raphael (1483-1520) auf die hohe Ebene des Klassizismus gebracht, um die Vision der Ideale der Renaissance in Bezug auf Menschenwürde, Monumentalität der Form und Gleichgewicht der Komposition zu verwirklichen. Der Medici-Papst Leo X. ernannte Raffaello 1515 zum Direktor der Werke der Kirche San Pietro und zum Konservator der antiken Denkmäler Roms, deren archäologische Ausgrabungen, Reliefs und Konservierungen zu dieser Zeit begonnen wurden.
Wie viele Künstler der Renaissance besaß auch Raphael die Werkzeuge der Herrschaft über die Architektur in demselben Maße wie die der Malerei. In der Villa Madama gelang es Raffaello, die Summe seiner Erfahrungen mit dem ihm vom Papst übertragenen Auftrag zu kombinieren, bis zu dem Punkt, dass der Ruhm seiner Bildkunst seine außergewöhnlichen Beiträge auf dem Gebiet der Architektur, die auf das Niveau von zurückgebracht werden müssen, oft in den Hintergrund gedrängt hat Wissen, das es verdient (nein) im Kontext großer technischer und technologischer Innovationen und vor allem der Form.
Die Madonna del Granduca gilt als eines der bekanntesten Werke Raffaels, bis sie von Großherzog Ferdinand III. Von Lothringen bevorzugt wurde. Es ist ein Ölgemälde auf Holz (84,5 x 55,9 cm) aus dem Jahr 1504, das heute in der Pfalzgalerie in Florenz aufbewahrt wird. Die ursprüngliche Herkunft, die vermutlich für ein privates Ziel bestimmt war, als der junge Raphael in Florenz ankam, ist ungewiss. Für das ausdrucksstärkste und rätselhafteste Gesicht der Madonna gilt das Gemälde als eines seiner berühmtesten Meisterwerke.
Die stehende Madonna trägt das traditionelle rote Gewand und den blauen Umhang. Es entsteht der Eindruck, dass Sie sich dem Betrachter nähern und aus der Dunkelheit auftauchen. Ihre Figur drückt eine gemischte Entscheidung mit einer teilweisen Monumentalität in einer gekonnt ausgewogenen figürlichen Beziehung zur Madonna aus, um auf eine Rechtsrotation hinzuweisen, die durch die gerade wahrgenommene Linksrotation des Kindes ausgeglichen wird. Die linke Hand ruht anmutig auf der idealen Achse der Gesichtsbüste der Mutter, fast um die Aufmerksamkeit des Zuschauers zu erregen. Es ist eine Operation von großer räumlicher und dynamischer Beherrschung der bereits etablierten Renaissance-Malerei, die uns die byzantinische statische Natur der mittelalterlichen figürlichen Madonna-Kind-Komposition in der Liebesbeziehung zwischen Mutter und Sohn vergessen lässt.
Das Spiel von Schatten und Licht erinnert zweifellos an den bekannten "nuancierten" Leonardo, den Urbino in den ersten Jahren seines florentinischen Aufenthalts mit Bezug auf die Madonnen der Robbia-Brüder und die Auswirkungen zu schätzen begann das Relief und die Plastizität florentinischer Bildhauer wie Ghiberti und Donatello.
In der Madonna des Großherzogs erhöht Raphael das Drapieren des Madonna-Mantels, indem er an den Sinn des Lebens erinnert, und genau der Hinweis auf die Torsionsbewegung des Kindes unterstreicht die bisher unbekannte Bildfreiheit. Im Wesentlichen werden Bewegung und Emotion kombiniert, um Tiefe in der ruhigen Ausdruckskraft der beiden Themen zu finden, die durch die Dunkelheit des Hintergrunds erhöht und anschließend der Komposition hinzugefügt werden, wodurch die Madonna-Werte Präsenz und Spiritualität verwirrt werden, die mit gutem Grund die Rolle des Ruhms erhöhen.
Es gibt viel zu schreiben über Beschreibung, Interpretation und Symbologie, historische Referenzen, Stil und Technik mit der Zeichnung, die der Malerei, den Farb- und Lichteffekten, der Komposition und dem Rahmen von Raphaels Meisterwerk vorausgeht, das sich in einem endgültigen Bild materialisiert, in dem es vorherrschen soll Ich bin der Teint der Madonna und des Kindes, die geschwungene Anmut des Gewandes von Marias Umhang, die Linien, die sich in der Höhe über die Formen des Körpers des Kindes erstrecken, alles verstärkt durch das chromatische Hell-Dunkel-Gleichgewicht, das in einer Nuance endet, die darüber hinausgeht Leonardo.
Bereits von seinen Zeitgenossen und Raphael wurde er als "Der Gott der Malerei" angesehen, der Meister der klassischen Schönheit, das Genie der Komposition von Form und Farbe, Licht und Schatten in allen Medien, die er ansprach. In Rom maß er sich mit Michelangelo, der beschuldigt ihn der Spionage. Das Treffen findet im Vatikan statt, wobei Michelangelo sich mit der Sixtinischen Kapelle und Raphael mit den Räumen des Papstes befasst.
Himmlische Harmonie also und Italien. . . . Italien. . . . . immer Italien: zum Guten oder zum Schlechten.
Raphael, "The great genius of art, explained in a single painting":
Our Lady of the Grand Duke
It is the article offered today, 03. March 2020, in the midst of the health crisis caused by the "coronavirus", by the authoritative newspaper of Germany <Die Welt>, Section "Culture", with the invitation to carefully observe the hand of the Child .
No other artist in his works has raised Raphael (1483-1520) to the high levels of classicism the vision of the ideals of the Renaissance in terms of human dignity, monumentality of form and balance of composition. The Medici Pope Leo X appointed Raffaello in 1515 as director of the works of the Church of San Pietro and conservator of the Ancient Monuments of Rome, whose archaeological excavations, relief and conservation were started right at that time.
Like many Renaissance artists, Raphael also possessed the tools of domination of Architecture to the same extent as those of Painting. In Villa Madama Raffaello managed to combine the sum of his experiences with the assignment given to him by the Pope, to the point that the fame of his pictorial art has often relegated to the background his exceptional contributions in the field of Architecture that must be brought back to the levels of knowledge it deserves (no) in a context of great technical and technological innovations and, above all, of form.
The Madonna del Granduca is considered to be one of the best known works of Raphael to the point of having been preferred by the Grand Duke Ferdinand III of Lorraine. It is an oil painting on wood (84.5x55.9 cm) dating back to around 1504 and now preserved in the Palatine Gallery in Florence. The original provenance which is presumed to have been for a private destination when the young Raphael arrived in Florence is uncertain. For the most expressive and enigmatic face of the Madonna, the painting is considered to be one of his most famous masterpieces.
The Madonna, depicted standing, wears the traditional red robe and the blue cloak. The impression is drawn that you are advancing towards the viewer, emerging from the darkness. Her figure expresses a mixed decision with a partial monumentality in a skilfully balanced figural relationship with the Madonna to hint at a right rotation counterbalanced by the just perceived left rotation of the Child. With the left hand resting gracefully on the ideal axis of the face-bust of the mother, almost to attract the attention of the spectator. It is an operation of great spatial and dynamic mastery of the already established Renaissance painting to make us forget the Byzantine-style static nature of the medieval Madonna-Child figural composition in the love relationship between mother and son.
The play of shadows and light there is no doubt that it recalls the well-known "nuanced" Leonardo that certainly from Urbino began to appreciate in the early years of his Florentine stay with references to the Madonnas of the Robbia brothers and the effects the relief and plasticity of Florentine sculptors such as Ghiberti and Donatello ..
In the Madonna of the Grand Duke, Raphael exalts the draping of the Madonna 's mantle by recalling the meaning of life and it is precisely the reference to the child' s torsional movement that highlights that pictorial freedom hitherto unknown. In essence, movement and emotion are combined to find depth in the calm expressiveness of the two subjects exalted by the darkness of the background, subsequently added to the composition thus confusing to the Madonna values of presence and spirituality exalted, with good reason, to the role of fame.
There would be much to write about description, interpretation and symbology, historical references, style and technique with the drawing that precedes painting, color and lighting effects, composition and framing of Raphael's masterpiece which materializes in a final image in which to predominate I am the complexion of the Madonna and Child, the sinuous gracefulness of the drapery of Mary 's cloak, the lines stretched in height the shapes of the body of the Child, all enhanced by the chiaroscuro chromatic balance that ends in a nuance that has gone beyond Leonardo.
Already by his contemporaries and Raphael he had been seen as "The God of Painting", the master of classical beauty, the genius of the composition of form and color, light and shadow in all the media he addressed. In Rome he measured himself with Michelangelo who accuses him of espionage. The meeting takes place in the Vatican with Michelangelo dealing with the Sistine Chapel and Raphael with the Pope 's rooms.
A story, that of the two painters, marked by a rivalry that led to masterpieces of art with Michelangelo to accept against his will the Pope 's assignment for the vault of the Sistine Chapel, which eventually revolutionized art and image of man, and Raphael with the "School of Athens" and other frescoes to invent a revolting vision of universal harmony.
Heavenly harmony, therefore, and Italy. . . . Italy. . . . . always Italy: for better or for worse.
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Französisch:
Raphaël, "Le grand génie de l'art, expliqué dans un seul tableau":
Notre-Dame du Grand-Duc
C'est l'article proposé aujourd'hui, 03 mars 2020, au milieu de la crise sanitaire provoquée par le "coronavirus", par le journal officiel allemand <Die Welt>, rubrique "Culture", avec l'invitation à observer attentivement la main de l'Enfant .
Aucun autre artiste dans ses œuvres n'a élevé Raphaël (1483-1520) à un haut niveau de classicisme la vision des idéaux de la Renaissance en termes de dignité humaine, de monumentalité de forme et d'équilibre de composition. Le pape Médicis Léon X a nommé Raffaello en 1515 directeur des travaux de l'église de San Pietro et conservateur des monuments anciens de Rome, dont les fouilles archéologiques, le secours et la conservation ont commencé à ce moment-là.
Comme de nombreux artistes de la Renaissance, Raphaël possède également les outils de domination de l'architecture au même titre que ceux de la peinture. Dans Villa Madama Raffaello a réussi à combiner la somme de ses expériences avec la mission qui lui a été confiée par le Pape, au point que la renommée de son art pictural a souvent relégué au second plan ses contributions exceptionnelles dans le domaine de l'architecture qui doivent être ramenées aux niveaux de connaissances qu'elle mérite (non) dans un contexte de grandes innovations techniques et technologiques et, surtout, de forme.
La Madonna del Granduca est considérée comme l'une des œuvres les plus connues de Raphaël au point d'avoir été préférée par le Grand-Duc Ferdinand III de Lorraine. Il s'agit d'une peinture à l'huile sur bois (84,5x55,9 cm) datant d'environ 1504 et aujourd'hui conservée à la galerie Palatine de Florence. La provenance originale qui est présumée avoir été pour une destination privée lorsque le jeune Raphaël est arrivé à Florence est incertaine. Pour le visage le plus expressif et énigmatique de la Madone, la peinture est considérée comme l'un de ses chefs-d'œuvre les plus célèbres.
La Vierge, représentée debout, porte la robe rouge traditionnelle et le manteau bleu. L'impression est tirée que vous avancez vers le spectateur, sortant de l'obscurité. Sa figure exprime une décision mitigée avec une monumentalité partielle dans une relation figurative habilement équilibrée avec la Madone pour faire allusion à une rotation à droite contrebalancée par la rotation à gauche perçue de l'enfant. Avec sa main gauche reposant gracieusement sur l'axe idéal du visage-buste de la mère, presque pour attirer l'attention du spectateur. C'est une opération d'une grande maîtrise spatiale et dynamique de la peinture de la Renaissance déjà établie pour nous faire oublier la nature statique byzantine de la composition figurative de la Madone-Enfant médiévale dans la relation amoureuse entre la mère et le fils.
Le jeu des ombres et de la lumière ne doute pas qu'il rappelle la "nuance" bien connue de Léonard de Vinci que l'Urbino a certainement commencé à apprécier dans les premières années de son séjour florentin avec des références aux Madones des frères Robbia et aux effets le relief et la plasticité de sculpteurs florentins comme Ghiberti et Donatello.
Dans la Madone du Grand-Duc, Raphaël exalte le drapage du manteau de la Madone en rappelant le sens de la vie et c'est précisément la référence au mouvement de torsion de l'enfant qui met en évidence cette liberté picturale jusqu'alors inconnue. Essentiellement, le mouvement et l'émotion sont combinés pour trouver de la profondeur dans l'expressivité calme des deux sujets exaltés par l'obscurité de l'arrière-plan, ajoutés ensuite à la composition confondant ainsi avec les valeurs de présence et de spiritualité de Madonna exaltées, avec raison, au rôle de gloire.
Il y aurait beaucoup à écrire sur la description, l'interprétation et la symbologie, les références historiques, le style et la technique avec le dessin qui précède la peinture, les effets de couleur et d'éclairage, la composition et l'encadrement du chef-d'œuvre de Raphaël qui se matérialise dans une image finale dans laquelle prédominer. Je suis le teint de la Vierge à l'Enfant, la grâce sinueuse de la draperie du manteau de Marie, les lignes tendues en hauteur les formes du corps de l'Enfant, le tout rehaussé par l'équilibre chromatique en clair-obscur qui se termine par une nuance qui a dépassé Leonardo.
Déjà par ses contemporains et Raphaël, il avait été considéré comme "Le Dieu de la peinture", le maître de la beauté classique, le génie de la composition de la forme et de la couleur, la lumière et l'ombre dans tous les médias qu'il a abordés. À Rome, il s'est mesuré avec Michel-Ange qui l'accuse d'espionnage. La rencontre a lieu au Vatican avec Michel-Ange traitant de la Chapelle Sixtine et Raphaël avec les salles du Pape.
Une histoire, celle des deux peintres, marquée par une rivalité qui a conduit à des chefs-d'œuvre de l'art avec Michel-Ange d'accepter contre son gré la mission du Pape pour la voûte de la Chapelle Sixtine, qui a finalement révolutionné l'art et l'image de l'homme, et Raphaël avec "L' école d'Athènes" et d'autres fresques pour inventer une vision révoltante de l'harmonie universelle.
Harmonie céleste donc et Italie. . . . Italie. . . . . toujours l'Italie: pour le meilleur ou pour le pire.